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NewCo – Cultura Crea

Nuove imprese dell’industria culturale. Piano di impresa società non costituita

  • Project Date: 24 May, 2021
  • Categories: Agevolazioni Cultura Crea, previste dal Titolo II del Decreto Mibact 11 Maggio 2016 e successive modifiche del 10 Dicembre 2020.
  • Skills: Business Planning, New Company, Analisi di Mercato.
  • Budgets: € 451.290,76
  • Finanziamenti Ottenuti: Totale agevolazioni: € 314.628,80 Finanziamenti bancari a medio/lungo termine 126.661,96

NewCo – Cultura Crea

L’obiettivo del progetto è quello di promuovere la rinascita di questo territorio provando ad invertire la rotta, privilegiando e valorizzando la cultura, investendo su di essa quale volàno per l’economia in virtù anche della sua funzione sociale. Non per niente l’economia è da sempre il riflesso del contesto socioculturale che, se ricco di tradizioni come in questo caso, è capace di attribuire alla cultura un ruolo strategico per la riscoperta del territorio.

L’impresa sociale costituenda intende creare sevizi rivolti a cittadini normodotati e non, caratterizzando le proprie attività attraverso esperienze rivolte anche a persone svantaggiate e fragili.

Le attività e i servizi così caratterizzati offrono la possibilità agli utenti di relazionarsi, socializzare, conoscere, scoprire attraverso la musica, la storia, la cultura del territorio, le proprie origini, le diverse contaminazioni storiche e culturali anche dal punto di vista musicale ed etnologico-musicale, a partire dalle origini stesse del territorio in questione.

Tale progetto, partendo dalla cultura, ha come fine ultimo il miglioramento psico fisico della persona attraverso l’utilizzo della musica e la riscoperta delle tradizioni storico-culturali; per questo non può che essere accolto favorevolmente dalla popolazione ed agevolato nello svolgimento delle attività da tutti gli attori coinvolti.

Il progetto si svilupperà in alcuni comuni della Provincia di Palermo, per la precisione:

Prizzi, Bisacquino, Chiusa Sclafani, Giuliana e Palazzo Adriano.

La fruizione di alcuni servizi / prodotti dal progetto sarà sia locale sia internazionale in quanto saranno accessibili attraverso internet.

Il progetto verrà articolato in diverse azioni, interconnesse e propedeutiche le une rispetto alle altre.

L’azione WP1): propedeutica per tutte le azioni successive, fondamentale per “popolare” e caratterizzare le altre.

L’azione WP1 permetterà di raccogliere, documentare e rendere disponibili al pubblico tutti i beni storico-culturali immateriali; definirà il patrimonio culturale immateriale come le pratiche, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze e le abilità (inclusi strumenti, oggetti, manufatti, spazi culturali), che le comunità siciliana riconosce come parte del proprio patrimonio culturale.

Il progetto digitalizzerà il patrimonio culturale del territorio individuato e negli ambiti specifici sotto indicati:

  • Musicale (ambito prevalente);
  • Tradizioni orali ed espressioni, incluso il linguaggio come veicolo del patrimonio culturale immateriale;
  • Arti dello spettacolo;
  • Pratiche sociali, rituali ed eventi festivi;
  • Conoscenza e pratiche riguardanti la natura e l’universo;
  • Artigianato tradizionale.

L’attività di raccolta permetterà di realizzare dei documenti catalogati nella banca dati della società che verranno poi archiviati in depositi climatizzati.

I tecnici informatici impiegati nel progetto eseguiranno lavori di copiatura e di restauro, saranno responsabili della digitalizzazione e del sistema d’archiviazione di tutti i documenti digitali. Tali contenuti saranno fruibili attraverso una piattaforma pubblica, con accesso regolamentato da profilazione.

Di seguito l’elenco delle attività, nello specifico, suddivise come attività omogenee.

WP1) Ricerca – Realizzazione – Fruizione e Valorizzazione Archivio digitale beni culturali del territorio e non.

L’attività prevede la realizzazione di un archivio virtuale culturale come servizio innovativo e valore aggiunto al settore dell’informazione culturale, bibliografica e archivistica. Un Contenitore Culturale (Repository Cultura), realizzato come uno strumento innovativo che raccoglierà contenuti digitali culturali presenti nel territorio siciliano e non solo. L’archivio elettronico sarà fruibile attraverso la navigazione ipertestuale tramite web, come detto in precedenza.

Lavorazione e archiviazione del materiale avverranno in due fasi: una preliminare ed una di catalogazione.

La fase preliminare prevede le seguenti azioni:

  1. fase di prospezione e rinvenimento dei materiali grezzi;
  2. studio preliminare del materiale conservato / da conservare;
  3. ricerca sul campo delle forme di espressione tradizionale nel territorio,
  4. digitalizzazione e inserimento in banche dati tramite una piattaforma editoriale per la condivisione di contenuti (audio – video – immagini),

La massa non strutturata dei dati (materiale grezzo) verrà archiviata e poi estratta e catalogata per realizzare una raccolta storico-documentaria.

Di seguito si riportano le fasi di catalogazione del materiale:

  1. creazione di prodotti culturali da parte degli esperti presenti nel progetto. Tali prodotti verranno utilizzati in forma strutturata per lo svolgimento delle differenti attività (musicoterapia, formazione, masterclass). Tale fase del processo di realizzazione dei prodotti finali è detta authoring;
  2. catalogazione del materiale grezzo in una rete digitale in modo da ottenere “prodotti culturali” e rendere fruibili i contenuti ad enti preposti e associazioni.
  3. trasferimento dei prodotti verso i mercati (fase di distribuzione). Tale step, all’interno del progetto, è stato considerato esclusivamente come obiettivo finale a lungo termine, in quanto troppo precoce, prematuro e soprattutto dispendioso.

Così facendo sarà possibile offrire ad una vasta platea di società civile e ad enti pubblici del territorio siciliano, la possibilità di accedere a documenti di diverso tipo: materiale conservato negli archivi e collezioni private, materiale vario reperito da fonti del territorio.

Le nuove tecnologie al servizio della comunicazione, saranno utilizzate per la valorizzazione del Patrimonio culturale Siciliano ed in modo particolare dell’entroterra Palermitano.

La NewCo attraverso l’utilizzo delle seguenti tecnologie (Repository bibliografici e Research Data RepositoryFigshare Web service – Dryad data repository multidisciplinare), svolgerà tre compiti essenziali:

  • Ricerca – attività: tali attività contribuiranno a produrre nuova cultura garantendo il rigore delle informazioni trasmesse e l’efficacia dell’allestimento, in termini scientifici e di strategie di comunicazione. Saranno svolte dal personale della NewCo (operatori Musicoterapia) e dai pazienti/utenti sia in forma singola che gruppale;
  • Conservazione – attività volta a garantire la salvaguardia a lungo termine dei “reperti” e opere d’arte rintracciate, mediante una coerente, coordinata e programmata attività di conservazione;
  • Comunicazione – attività che consiste nell’individuare specifiche strategie che consentano la migliore trasmissione dei contenuti, attraverso l’elaborazione di strumenti accattivanti ed esperienze suggestive e coinvolgenti.

Per questo la NewCo utilizzerà nuove tecnologie a servizio della comunicazione e della valorizzazione del Patrimonio culturale.

Le nuove tecnologie dovranno:

  • Garantire la più ampia accessibilità possibile del Patrimonio culturale recuperato e digitalizzato;
  • Conseguire un più intenso coinvolgimento emotivo dell’utente garantendogli una piena acquisizione delle informazioni veicolate.

Inoltre, le tecnologie utilizzate consentiranno di mettere in atto le seguenti azioni:

  • rendere accessibili archivi e banche dati anche da remoto;
  • mettere in rete beni, collezioni e luoghi della cultura e sviluppare percorsi tematici utili a soddisfare un’ampia gamma di pubblico, dal mondo della ricerca a quello del turismo culturale;
  • promuovere sul web i luoghi della cultura in modo da attrarre un crescente numero di visitatori;
  • rendere l’esperienza di visita, anche se virtuale, quanto più scientificamente rigorosa, coinvolgente e interattiva possibile, in modo da rispondere alle esigenze di un vasto pubblico e veicolare al meglio il messaggio culturale;

In particolare, la tecnologia ci permetterà di realizzare tre sistemi di archiviazione e navigazione: tali sistemi saranno interconnessi e poggeranno sulle stesse infrastrutture. In questo modo la società sarà un unico repository, mentre agli occhi dell’utente finale e del progetto i sistemi saranno strutturati come specificato di seguito:

  • il primo archivio sarà dedicato a: audio – video – immagini – registrazioni, documenti strutturati e non strutturati con relativo portale di navigazione;
  • il secondo archivio riguarderà il patrimonio cartografico e fotografico storico della Regione Sicilia, con relativo portale di navigazione, dedicato alla conservazione e alla valorizzazione delle fonti cartografiche, fotografiche e documentarie relative al paesaggio siciliano. Sarà possibile, pertanto, accedere al materiale archivistico messo a disposizione dagli Istituti conservatori della regione e opportunamente catalogato, digitalizzato sarà fruibile anche per consultazioni via web. Il sistema sarà articolato in sezioni, in modo da consentire, in maniera rapida ed efficiente, l’accesso ai documenti e l’acquisizione di riproduzioni siano esse digitali, sia cartacee.
  • il terzo archivio “sonoro” della Regione Sicilia – renderà possibile l’accesso alla massa     di     documenti    sonori (in formato digitale) che compongono lo straordinario   patrimonio   musicale della regione Sicilia. Questo permetterà a studiosi ed appassionati di consultare e ascoltare documenti sonori di straordinario valore, registrati grazie alle ricerche di numerosi etnomusicologi.

 Tali prodotti digitali, verranno utilizzati nell’azione WP2) e WP3). Di seguito l’illustrazione delle due azioni

WP2) Studio di Produzione multimediali per utenti: Aziende ed Enti no profit del territorio

Ad oggi è sempre più importante saper narrare i luoghi, tra passato e futuro, cultura, turismo e nuovi stili di vita. Antichi mestieri, beni culturali, bellezze naturali, imprese locali trovano nelle produzioni multimediali, strumenti efficaci di racconto, ai fini dell’incremento della competitività delle imprese e dell’attrattività del territorio anche in chiave turistica.

La NewCo intende realizzare uno studio di produzione ove verranno realizzati prodotti comunicativi multimediali (siti web, audiovisivi, campagne social) finalizzati alla valorizzazione e la promozione delle vocazioni identitarie del territorio.

L’agenzia svolgerà la progettazione e realizzazione di tutto quanto necessario per la comunicazione, sia per enti sia per aziende del territorio. Si realizzeranno contenuti video interattivi, serious game, role play, storyboard, teaser, showreel, motion graphic, business game, video lezioni, video tutorial, corsi di e-learning interattivi e attività di instructional design.

I consulenti della NewCo seguiranno ogni fase del progetto di produzione: dalla definizione degli obiettivi didattici o di comunicazione, allo sviluppo del concept creativo, fino alla realizzazione dei contenuti multimediali più adeguati alle esigenze e agli obiettivi aziendali.

Il servizio è stato pensato per supportare aziende ed enti del territorio e per rispondere al meglio a qualsiasi esigenza di comunicazione interna ed esterna oltre che individuare contenuto e format più efficace. I contenuti multimediali prodotti, innovativi e altamente coinvolgenti, aiuteranno a raggiungere gli obiettivi.

Questa azione prevederà l’utilizzo dei materiali realizzati nell’azione WP1), sia essi in forma grezza sia in forma finita. Questo permetterà ai lavori svolti di avere una unicità di prodotto / produzione.

WP3) – Musicoterapia al servizio del territorio (Terapeutica / Ludica)

 L’azione centrale ed innovativa del progetto sarà quella di unire in un unico servizio due discipline, l’etnomusicologia e la musicoterapia.

 Legare la ricerca storica musicale e sociale ad un approccio riabilitativo e terapeutico (la musicoterapia), costituirà un nuovo strumento per costruire / trasformare la relazione terapeuta/cliente.

 Ogni sotto – azione terapeutica di seguito riportata, avrà come azione propedeutica, la ricerca storico-culturale e il recupero delle tradizioni. (attraverso l’azione riportata WP1).

Le ricerche saranno sempre più approfondite in modo da ottenere materiale significativo sia in termini di quantità che di qualità. Il materiale inedito sarà quindi raccolto e catalogato. Il frutto della ricerca, della raccolta e della catalogazione sarà quindi fruibile all’intera comunità / popolazione / ricercatori ma sarà anche utilizzato per produrre reddito.

Tale articolazione permetterà una nuova applicazione della musica alla musicoterapia attraverso nuovi elementi attuando così una funzione terapeutica nei confronti di soggetti fragili.

I prodotti (servizi) che ne deriveranno saranno articolati sia per individui con diverse patologie sia per normodotati:

  • Cura e terapia riabilitativa della musicoterapia con approccio individuale;
  • Cura e terapia riabilitativa della musicoterapia con approccio gruppale e inter -gruppale;
  • Percorsi riabilitativi terapeutici integrativi (Musicoterapia con altre terapie di supporto farmacologiche);

Allo stesso modo le sotto-azioni verranno declinate sia per le persone svantaggiate con deficit motorio e/o cognitivo sia per persone normodotate che vorranno solo ed esclusivamente migliorare le proprie capacità relazionali.  Naturalmente le azioni / servizi saranno rivolte a tutte le fasce d’età senza escludere alcun target in particolare.

Esiste in realtà un rapporto stretto fra musicoterapia ed etnomusicologia perché, se l’utilizzo della musica per scopi terapeutici è una pratica antica, varia e diversificata, la stessa pratica musicoterapeutica attuale è incredibilmente varia.

Nonostante negli ultimi 50 anni si sia costituita come disciplina autonoma sempre più scientificizzata, (grazie ai contributi delle neuroscienze, della medicina, della psicologia…) non per questo è rimasta immune dai suoi retaggi ancestrali: la terapia musicale si basa, infatti, sulla “umanità della musica”, su ciò che nella musica c’è di universalmente umano, che coinvolge il corpo, la mente, lo spirito e le emozioni in un’ottica globale.

In musicoterapia come in etnomusicologia fondamentale è il riconoscimento del ruolo e del valore che assume il contesto in quanto contenitore “culturale” necessario per riconoscere ed accogliere le forme di disagio.

La musica, infatti, acquista valore terapeutico solo se inserita all’interno di una cornice di riferimento, quindi un contesto (culturale e sociale) o setting. Nelle due discipline, la musica occupa un posto centrale: è l’oggetto intermediario, veicolo di conoscenza e trasformazione nella relazione terapeuta/cliente. La musica ed il suo utilizzo comprende anche la conoscenza e lo studio delle pratiche musicali presenti nel diverse aree culturali e geografiche. In questo senso, l’incontro con l’etnomusicologia è una conseguenza logica e naturale perché l’ambito etnomusicale è un ambito articolato e interdisciplinare, il cui centro è sempre e comunque improntato sul ‘musicale’ e profondamente legato all’uomo e al suo essere in relazione con il “suono”.

La musica è una forma espressiva universale del comportamento umano quindi lo studio di tutte le manifestazioni musicali dell’uomo in rapporto alla cultura e all’ambiente che le ha determinate, comportano la ricerca del legame uomo-musica, le funzioni della musica nella vita stessa dell’uomo

Ma qual è l’applicazione pratica di musicoterapia ed etnomusicologia in questo progetto?

È quella di proporre e adottare un metodo tecnico-pratico attraverso cui, passando anche attraverso l’antropologia della musica e del comportamento musicale è possibile comprendere l’interazione dei fattori psicologici, sociali, culturali, con quelli puramente musicali, nei processi di produzione e fruizione del suono organizzato.

Il primo passo è l’individuazione del bene in cui svolgere tali attività, ri-costuire la storia del luogo in sé e di tutto l’ambiente anche geografico e territoriale, ripercorrere le tradizioni storico-culturali del luogo comprese quelle musicali.

Dalla ricerca si passa alla rievocazione pratica di suoni, danze, canti attraverso il recupero di tradizioni orali da cui partire per creare un prodotto multidisciplinare e interdisciplinare da rendere fruibili ai più. Canti, musiche, danze antiche e tradizionali, strumenti rappresentano il sub-strato culturale da cui ri-scrivere un percorso con un approccio diverso.

Ecco che l’ambito musicoterapeutico, per sua natura interdisciplinare, si arricchisce dell’apporto dell’altro ambito altrettanto interdisciplinare come l’etnomusicologia, in particolare per l’importanza che riveste l’ambiente, quindi la società e la cultura, nella strutturazione dell’individuo in tutte le sue manifestazioni.

Con la ricerca della documentazione etnomusicale del luogo e del territorio si aggiunge un tassello verso la costituzione di una ‘grande mappa’, da cui si ricavano le potenzialità/capacità espressive dell’uomo e della musica, per comprendere appieno il legame uomo-suono e renderlo quindi praticabile anche in musicoterapia. La musicoterapia nella relazione uomo-suono cerca la chiave per la comprensione del singolo individuo, mentre l’etnomusicologia cerca la comprensione di una cultura per scoprirne i modelli generali.

Il prodotto finale pensato e da realizzare si baserà anche sulla documentazione che fa riferimento agli usi antichi e tradizionali terapeutici della musica in quanto ogni manifestazione musicale è il risultato delle convenzioni sociali e culturali e va sempre messa in relazione ai comportamenti e alla cultura che l’hanno determinata. I gruppi di lavoro quindi dalla ricerca passeranno alla realizzazione pratica di rievocazione di canti, musiche e danze con la partecipazione anche di persone con fragilità che sperimenteranno in prima persona il valore terapeutico della musica sia nella fase pratica di coinvolgimento sia nella parte di fruizione.

Musicoterapia ed etnomusicologia rappresentano ognuna un intreccio di strade che si intersecano spesso su temi centrali comuni, e che portano verso la conoscenza dell’uomo e della musica: capire l’uomo per comprendere la musica, capire la musica per comprendere l’uomo perché uomo e musica sono legati indissolubilmente l’uno all’altra. Se non esistessero uomini che pensano, agiscono e creano, allora non esisterebbe neppure il suono musicale (Merriam, 1983). Al centro di tutto c’è l’uomo e i suoi rapporti con gli altri uomini; uomo inteso nella sua totalità, cioè nel suo essere biologico, sociale e portatore di cultura. Così la musica, intesa come tratto peculiare della specie umana, prodotto di processi fisiologici e cognitivi universali, e come sistema relativo di suoni, le cui strutture sono prodotto, espressione e funzione di un particolare sistema sociale.

WP4) – La manifestazione musicale (Attività di Disseminazione)

 Questa, in ordine temporaneo, sarà l’ultima del progetto in quanto raccoglierà tutti i servizi / prodotti realizzati con e nelle attività precedenti.  Il programma dell’evento esprimerà l’ambizione di concentrare in un unico evento le diverse vocazioni della costituenda società: innanzitutto contribuire alla riflessione sulla musica e il ballo tradizionali, considerati quali occasioni ed esperienze di costruzione identitaria, di espressione individuale, di aggregazione familiare e sociale, nonché di grande intrattenimento creativo. Inoltre, favorirà il confronto fra i musicisti provenienti da tutte le parti del mondo, impegnati nella riscoperta ed elaborazione artistica dei materiali folklorici.

All’interno di questa azione, inoltre, verranno organizzate delle Masterclass: tale sub-azione permetterà di attirare nel territorio grandi nomi delle sette arti così da “aprire il territorio al mondo”.  Tale evento-concerto sarà una vera e propria azione di marketing e permetterà di valorizzare l’intero progetto perché garantirà una promozione di tutto il territorio.

Le attività di disseminazione verranno svolte, presso le piazze dei Comuni facente parte il raggruppamento. Il comune di Chiusa Sclafani, con il quale si è in ottimi rapporti di comunicazione ed è a conoscenza dell’iniziativa, aderisce all’Unione Valle del Sosio.

Suddetto territorio è composto dai Comuni di Prizzi, Bisacquino, Chiusa Sclafani, Giuliana e Palazzo Adriano.

È scopo dell’Unione promuovere lo sviluppo dell’intero territorio e la crescita delle comunità che la costituiscono attraverso la gestione collettiva ed unitaria delle funzioni a tale ente attribuita, mantenendo in capo ai singoli Comuni le funzioni e le relative competenze che più da vicino ne caratterizzano le specifiche peculiarità. Pertanto, il nostro progetto troverà “accoglienza”, anche nei comuni dell’unione.

WP5) – Sensibilizzazione Competenze multimediali – Musicoterapia – (Attività di Disseminazione)

Verrà svolta opera di sensibilizzazione con incontri sul territorio cercando di trasferire alle persone, e in particolare ai giovani, competenze multimediali (tecniche e progettuali) affinché diventino i veri protagonisti dello sviluppo locale e della crescita competitiva dei luoghi. Questo verranno svolti dai tecnici e dai grafici della NewCo. Serviranno insieme alla manifestazione musicale a sensibilizzare il territorio e far conoscere la NewCo.

Le attività di disseminazione si svolgeranno presso il Complesso Monumentale della Badia del Comune di Chiusa Sclafani.

Esistono accordi preliminari con l’amministrazione Comunale, non ancora formalizzati in quanto, pur godendo della massima stima da parte dell’amministrazione al Suo illustro concittadino, non esiste ancora la NewCo con la quale formalizzare l’accordo di collaborazione.

Indicare gli elementi di innovazione dell’iniziativa imprenditoriale (innovazioni di processo, di prodotto o servizio, organizzative, di mercato) con focus sugli aspetti tecnologici creativi e culturali.

L’idea imprenditoriale nasce anche dall’opportunità di innovazione sostanzialmente legata alla recente “new wave” che dal contesto strettamente legato alla produzione culturale si allarga al più ampio alveo della social innovativo.

Un ambito nel quale la ricomposizione delle modalità di azione collettiva rappresenta l’ingrediente fondamentale per un mutamento non incrementale ma sistemico, teso cioè a modificare i parametri di funzionamento dei modelli sociali ed economici dominanti.

La leva del cambiamento consiste non tanto in nuove infrastrutture tecnologiche, ma nell’ingaggio e nella messa in rete di attori distinti e fin qui non interconnessi che assumono, significativamente, l’assetto di “communities” fortemente orientate al coinvolgimento nei processi produttivi e negli assetti di governance di organizzazioni, progetti, politiche.

INNOVAZIONI DI PROCESSO

Nel contesto territoriale in cui l’idea intende svilupparsi, (nei 5 Comuni della Provincia di Palermo individuati), non esiste una azienda con le medesime caratteristiche che dia vita ad un processo tale da fornire servizi così come descritto dalla NewCo.

L’innovazione pertanto è proprio quella di unificare diverse azioni in un unico processo il cui risultato sono i prodotti / servizi che ne derivano.

Nello specifico:

WP1) Ricerca – Realizzazione – Fruizione e Valorizzazione Archivio digitale beni culturali del territorio e non, per utilizzarli nelle azioni WP2) Studio di Produzione multimediali per utenti: Aziende ed Enti no profit del territorio e WP3) – Musicoterapia al servizio del territorio (Terapeutica / Ludica).

 Tale processo così pensato da realizzare è una novità assoluta: non esiste infatti niente di simile nel territorio nazionale tantomeno nei comuni della provincia di Palermo in cui si intende dare vita al progetto.  

Inoltre, il progetto nel territorio Siciliano in questione, introduce un’innovazione di processo sociale di aggregazione e di coinvolgimento dell’intero territorio, con una spinta generativa che scaturisce dalla ridefinizione di modelli di economia sociale ed in particolare di origine cooperativa.

È stato pertanto individuato un Ufficio nel Comune di Chiusa Scalfari nel quale verranno svolte tutte le attività (organizzative e non ) del progetto, eccetto quelle di disseminazione che verranno invece svolte in tutti i comuni.

Naturalmente la fruizione dei servizi sarà per  tutti i 5 comuni della Provincia di Palermo.

Suddetto ufficio, sistemato nella parte impiantistica (infrastruttura di rete – forniture), sarà un ufficio aperto alla comunità, aperto alla cittadinanza, alla base del quale fondamentale sarà lo scambio culturale caratterizzato anche da un ambiente conviviale e stimolante.

La società sarà concepita come una Impresa di comunità e di rigenerazione di uno “spazio destinato al pubblico”.

La necessità di rigenerare anche in senso materiale uno spazio che poi diventerà pubblico, combinata alla crescente domanda di socialità rappresenta la principale industry dell’imprenditoria comunitaria.

Tale modello d’impresa, si sta affermando come forma diffusa soprattutto nelle aree interne, come in questo progetto, dove a fronte del crescente spopolamento dei territori e della bassa accessibilità ai servizi tipica delle aree rurali e periferiche, si è assistito ad una crescente tensione (politica e sociale) volta alla difesa e alla “rigenerazione” di questi luoghi.

Osservando l’evoluzione della rigenerazione prodotta da imprese di comunità, che spesso usano la cultura come ingrediente centrale per produrne la riattivazione, si possono osservare alcuni tratti fondamentali per la replicabilità del modello. Il progetto vuole attivare tale modello e di conseguenza lo sviluppo del relativo business.

Così facendo si recupera il carattere di alterità rispetto al modello economico mainstream, e al tempo stesso, si alterano gli stessi caratteri costitutivi secondo modalità che allargano il mutualismo in senso multi-stakeholder.

Tale processo dovrà iniziare necessariamente piantando un primo seme con la costituzione della nostra nuova società che si baserà sui criteri di seguito espressi:

  • La società dovrà produrre beni o servizi in modo stabile e continuativo, inclusi beni di proprietà “comune” o pubblici, allocati in modo da garantire la propria sostenibilità.
  • La proprietà e gestione della società dovrà essere del tutto o in larga prevalenza di persone (i soci) in base a principi inclusivi e democratici.
  • La società dovrà essere radicata nella comunità preventivamente individuata, in quanto il suo obiettivo ultimo è il miglioramento non di singoli aspetti della vita personale e sociale ma del ben-essere inteso nell’accezione di sviluppo umano generale ed integrale.
  • La società dovrà essere aperta e orientata allo sviluppo, garantendo a tutti i membri della comunità l’accesso non discriminatorio ai beni e servizi e avvicinandosi in tal senso ai modelli di governo dei beni comuni.

Altri fattori di cambiamento saranno:

  • fattore generativo – il cambiamento di tale processo, riguarda proprio la valorizzazione di risorse ambientali e storico culturali spesso svilite o non riconosciute come tali. Le economie generate da questi asset materiali e immateriali hanno un valore in sé – nel senso che si ispirano a paradigmi di sostenibilità ambientale e sociale – e inoltre hanno un valore strumentale, perché producono e redistribuiscono risorse a favore di altre iniziative di carattere sociale che, per ragioni diverse, non sono in grado di garantire la loro sostenibilità economica attraverso scambi di mercato;
  • partnerships tra soggetti diversi – principalmente lungo l’asse pubblico-privato / sociale – che insistono non solo sul versante della pianificazione delle politiche, ma sulla reciproca corresponsabilizzazione in sede di attrazione di risorse e cogestione di iniziative.
  • realizzazione di modelli di produzione – in questi i beneficiari svolgono anche un ruolo attivo in sede di progettazione e gestione delle attività. Queste forme pongono sfide non indifferenti rispetto al riconoscimento e alla regolazione di modalità di azione dove i ruoli tradizionalmente separati di produttore e consumatore sono fortemente intrecciati. In questo ambito giocano un ruolo tutt’altro che secondario le tecnologie che abilitano la coproduzione e l’archiviazione ed i social network che interfacciano le comunità vis a vis come nel caso delle social street.

INNOVAZIONE DEI SERVIZIO

L’innovazione dell’iniziativa è l’innovazione del servizio. Infatti, il servizio proposto è caratterizzato da un approccio alla persona, anche quella fragile e/o svantaggiata attraverso modalità dell’animazione culturale che investe l’individuo nella sua totalità e che si compone di svariate attività e che fanno riferimento a diversi tipi di tematiche.

Le modalità animative su cui si basa questo progetto riguardano la musica e la storia. Attraverso le modalità in cui vengono declinate e combinate è possibile ottenere effetti particolari o raggiungere obiettivi specifici.

INNOVAZIONI DI MERCATO

Di seguito si elencano le innovazioni di mercato individuate per le diverse WP:

 WP1) Ricerca – Realizzazione – Fruizione e Valorizzazione Archivio digitale beni culturali del territorio e non.

Non esiste un’impresa di comunità se non è la medesima comunità stessa che investe su sè stessa, se non sono i cittadini che si fanno carico dei loro bisogni e non lavorano per creare le condizioni di sviluppo e di opportunità.

Il modus operandi sarà: concertazione, co-investimento e circolarità dei meccanismi di produzione del valore culturale.  Per raggiungere l’obiettivo, l’azienda dovrà investire nel cambiamento per divenire connettore dell’investimento comunitario. La comunità si attiverà attraverso meccanismi cooperativi che sono alla base della creazione di valore sociale.

Questo sarà il cuore del progetto culturale: si parte dalla cultura e lì si torna per riscoprire radici che diventano benessere psicofisico per il singolo e per l’intera collettività.

Per la prima volta si realizzerà un sistema di “cultura circolare” che permetterà alla comunità di riferimento di divenire co-protagonista nell’utilizzo e nella creazione stessa del prodotto culturale.

WP2) – Studio di Produzione multimediali – Casa di produzione audio e video.

In merito al WP2), non c’è innovazione di mercato perché molti svolgono identica attività anche nei pressi della vicina Palermo, ma sicuramente non nell’entroterra dove si intende realizzare la struttura proposta in questo progetto. In realtà, tra gli studi di produzione presenti nel territorio palermitano, nessuno di essi parte dal territorio per poterlo quindi valorizzare.

WP3) – Musicoteria al servizio del territorio (Terapeutica / Ludica)

Sussidiarietà e innovazione aperta.

La sfida del progetto, dopo aver individuato e classificato i bisogni, è quello di presentare un’offerta “sistemica” che copra la domanda a 360 gradi. Questo è il motivo per il quale l’attività imprenditoriale stringerà relazione con altre entità del territorio (pubbliche, private o cooperative) con le quali vi è condivisione valoriale e di visione del progetto.

In tal modo l’impresa sarà un’infrastruttura territoriale attraverso la quale esperienze diverse – come il coinvolgimento di nuovi stakeholder, reti di collaborazione civica e sociale, esperienze di economia solidale – si riconoscono in un UNICO soggetto, motore e ricettore di forme di rinnovata socialità.  In questa logica, il rapporto tra la costituenda società e Pubblica Amministrazione si avvicinerà alla logica del partenariato e richiederà un patto collaborativo tra i soggetti coinvolti che collaboreranno sullo stesso piano, contrapponendosi alla modalità del contracting out (appalto) caratterizzata dall’esternalizzazione dei servizi.

Le policy territoriali diventano quindi politiche rigenerative, attività abilitanti e di supporto al cooperativismo del territorio.  Il territorio siciliano ridisegnato come una vera e propria piattaforma progettuale unica sarà diversificato nell’offerta di prodotti declinati a seconda del bisogno rilevato.

Altra innovazione presente è quella di offrire l’unione di due discipline in quanto in questa modalità, il prodotto/risultato di Musicoterapia ed Etnomusicologia non è stato mai proposto nel territorio siciliano e raramente nel territorio nazionale.